ITALIA (sabato 29 giugno 2024) – Un momento critico che persiste da tanto, troppo tempo per l’editoria, risolvibile solo attraverso azioni concrete e una strategia coordinata e prestabilita da tutte le componenti istituzionali e dai portatori d’interesse per il settore di riferimento.
di Rossana Rizzitelli
Servono risorse per sostenere e le politiche virtuose, non limitarsi a destinare tutto ciò che c’è ai prepensionamenti, ma soprattutto per premiare chi assume e chi applica contratti regolari. Questa è la proposta fatta dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, durante l’intervento agli Stati Generali dell’Informazione, a Pescara, per uscire dalla fase in cui l’Italia risulta ancora l’ultima ruota del carro in Europa rispetto al sostegno all’editoria.
Delicato il discorso relativo alla libertà d’informazione. Ricerche internazionali dimostrano che c’è un problema europeo e italiano rispetto a leggi approvate ma sbagliate, come quella sulla presunzione d’innocenza, e leggi che potrebbero essere approvate ma che devono essere contrastate, come quella sulla diffamazione. Occorre quindi anche per questo un cambio di rotta, in quanto l’Italia è un’eccezione per quel che riguarda le querele fatte da esponenti del Governo e del Parlamento nei confronti della stampa.
Tag: Carlo Bartoli, editoria, libertà d’informazione, Stati Generali dell’Informazione Last modified: Giugno 29, 2024