Firenze martedì 27 agosto 2024
Di Francesca Maino
La chiusura dell’edicola di piazza Puccini non è la prima, infatti a fine luglio l’edicola di piazza delle Cure, ha subito la stessa fine.
Il chiosco in questione era gestito da 32 anni da Milko Damiani e dalla sua famiglia ha chiuso le saracinesche, il titolare spiega che il chiosco andava molto bene, la zona infatti era di passaggio ed era un punto di riferimento per il quartiere, il problema però era di natura personale e famigliari.
La madre di Milko infatti 3 anni e mezzo fa aveva avuto un ictus, lei era fondamentale per portare avanti l’attività, con la malattia deve stare a riposo, e con il padre anziano ogni apertura era sulle sue spalle, limitando così le uscite serali.
La quotidianità del giornalaio è molto complicata e dura, ci si sveglia tutte le mattine alle 4 e 30 per tutto l’anno, infatti comprensibilmente nessuno vuole più fare questo mestiere.
Damiani comprò la licenza nel 1992 dal precedente edicolante della piazza, che ha proseguito l’attività per 46 anni, il titolare dichiara che la pagò circa 700milioni delle vecchie lire.
Due anni fa ha provato a vendere il chiosco a 60mila euro, nonostante il fatturato da 100mila, poco fa ha abbassato il prezzo a 15mila euro, praticamente un regalo, nessuno si è fatto avanti.
Chiosco= problema? a differenza delle edicole con fondi veri e propri, ossia come un negozio classico, riguarda principalmente ciò che si può vendere, nei chioschi infatti si possono vendere solo prodotti editoriali, il titolare afferma infatti che se fosse invece possibile aprire un attività in somministrazione, probabilmente avrebbe avuto la fila, data l’ottima posizione del chiosco.
Damiani spiega: «Conosco la mia clientela e memoria e dunque tenevo solo i giornali e le riviste che ero certo di vendere. Se arrivava qualcuno da fuori rischiava di non trovare quello che chiedeva». Nonostante la scelta «territoriale» gli affari non ne risentivano: «Vendevo tantissime figurine, carte dei Pokemon, settimanali, ma anche molti quotidiani: almeno 200 copie al giorno».
Damiani ha chiuso da pochi giorni e sta benissimo, si sente rilassato e sente di essersi riappropriato della sua vita, anche se prova un certo malessere a vedere il proprio ex chiosco chiuso.
Last modified: Agosto 29, 2024