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Firenze, le isole di calore sono circa 40 con temperature sino a 60 gradi, una priorità comunale

Firenze mercoledì 28 agosto 2024

La mappatura del Cnr evidenzia il luoghi in cui l’area è irrespirabile, afferma che conviene vivere in zone in cui il verde occupa circa il 40, 70 % delle superfici.

Di Francesca Maino

Le chiazze calde, o chiamate “isole di calore” ma anche “arcipelago di calore” o varie zone “hot spot”, distribuite a chiazze su una determinata area, sono zone dove il caldo raggiunge anche i 60 gradi, e di queste ve ne sono circa una quarantina, e il comune sta decidendo come poter intervenire.

L’area Mercafir, risulta la più critica dove d’estate le temperature spesso raggiungono i 50 gradi anche, nei periodi più caldi 60, la zona dell’areoporto di Peretola con valori prossimi o leggermente superiori a 50 gradi, mentre nella stazione di Santa Maria Novella si attesta a valori più “freschi” con valori di circa 48 gradi.

Il centro storico si attesta con valori intorno ai 46-48 gradi centigradi, decisamente meglio l’area di Pratolino chiamata zona Cool Spot dove è possibile trovare temperature più miti.

I fattori che determinano la differenza di temperatura sono il differente consumo di suolo e quindi la presenza di asfalto, la distribuzione delle aree vegetali e la presenza o meno di specchi d’acqua, importanti per assorbire le radiazioni solari, importanti per il raffrescamento.

Le ricerche sono coordinate dal professore e ricercatore Marco Morabito, che stanno anche analizzando i diversi dati su cambiamento climatico e biodiversità.

“In quelle zone in cui in prossimità degli edifici ci sono percentuali di verde che vanno dal 40 al 70% – conclude Morabito – Qualche esempio? Nelle aree di Careggi, via Incontri, via del Pergolino, Trespiano, via delle Ballodole, via dei Massoni, sulla Bolognese, via dell’Erta Canina, viale Machiavelli, viale Michelangelo, via Susini, via Tacca, Galluzzo, Certosa e Arcetri giusto per citarne alcune” dice Marco Morabito.

Per l’assessora all’ambiente Paola Galgani nuova di mandato afferma che le analisi e la mappatura delle isole di calore è da realizzarsi secondo criteri ben specifici e scientifici, passo cruciale per definire poi un intervento su un tema prioritario, che è stato posto da qui ai cinque anni, analisi puntuale che permetterà di realizzare interventi e azioni inerenti alla situazione.

Le soluzioni sono molteplici dagli interventi sul verde, sulle comunità energetiche, oltre che la pavimentazione stradale, e la mobilità, insomma azioni complesse di azioni che fanno parte del programma di mandato.

In foto esempio di isole di calori in base alla presenza del verde o meno.

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Last modified: Agosto 29, 2024
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