Firenze, ancora borseggi in stazione. Turista borseggiato, arrestati due uomini da agenti in borghese della polfer

FIRENZE venerdì 30 agosto 2024

La tecnica usata dai borseggiatori, conosciuta anche dalla polizia mimetizzata tra i viaggiatori, la polfer, alla difesa dei borseggi

Di Francesca Maino

La tecnica consta di avvicinarsi alla vittima designata, posare qualcosa di proprio sopra l’oggetto entrato nel mirino dei borseggiatori, per poi con, nonchalance, riprendere il cammino, non prima di aver afferrato l’oggetto mirato ben nascosto, portandolo via così dal legittimo proprietario.

Il modus operandi ormai è ben rodato, e utilizzato dai borseggiatori, ma noto dalla Polizia di Stato che il 28 agosto ha permesso l’arresto di due cittadini peruviani di 56 e 72 anni, che hanno borseggiato alla Stazione Santa Maria Novella.

Gli agenti in borghese, per un controllo specifico del servizio di prevenzione e contrasto ai reati predatori nell’area dello scalo fiorentino, quando, mimetizzati tra i viaggiatori, due uomini attirano l’attenzione degli agenti.

I due, si sarebbero evitati a vicenda, osservando insistentemente i bagagli dei turisti, tenendosi in contatto con i loro telefonini verosimilmente.

La vicenda ha incuriosita e sospettato gli agenti, che hanno iniziato a seguirli, la coppia avrebbe tenuto impegnato gli agenti che li hanno inseguiti per la galleria della stazione, alle carrozze sei treni ATV, fino ad alberghi ed esercizi pubblici della zona, sempre intorno alle persone con a seguito un bagaglio.

Ad un certo punto però uno verosimilmente ha fatto da palo, l’altro avrebbe agito poggiando il suo voluminoso zaino su uno simile di un turista statunitense che era in pausa pranzo.

La fase successiva l’uomo ha ripreso la marcia portandosi via oltre al suo zaino anche lo zaino del statunitense, con all’interno carte di credito con notebook di ultima generazione.

Il furto tuttavia è durato poco, i due sono stati subitaneamente fermati dalla Polizia Ferroviaria e arrestati con l’accusa di tentato furto in concorso.

Ieri mattina su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, gli arrestati, entrambi già noti, sono dovuti comparire davanti al giudice per la convalida della misura precautelare.