Scritto da 5:00 pm Campi Bisenzio, Cronaca

Campi Bisenzio, alluvione, preoccupazione per la sicurezza, case senza lavori né rimborsi

CAMPI BISENZIO domenica 1 settembre 2024

Enzo Casetti del comitato Arca di Noè lancia l’allarme sulla situazione a quasi 10 mesi dalla catastrofe

Di Francesca Maino

Cassetti afferma che c’è timore, preoccupazione e rabbia, il comitato l’Arca di Noé, uno dei comitati di Campi Bisenzio, si fa portavoce dello stato d’animo dei cittadini delle zone che lo scorso 2 e 3 novembre hanno avuto parecchie alluvioni che hanno causato morti e devastazioni tra i comuni fiorentini, in special modo in pistoiesi e pratesi.

In Campo Bisenzio in zona Santa Maria c’è preoccupazione poichè l’arrivo delle piogge è questione di settimane, e si teme ci si ritrovi di nuovo nel dramma.

In zona di Villa Montalvo vi sono stati interventi con un muro di cemento, e l’alveo torrente marina è stato ripulito, tuttavia vi è un timore, vi è la paura del ritorno delle alluvioni, nei territori di Prato e Quarrata vi sono ancora sacchi di sabbia lungo gli argini.

L’assessore regionale all’ambiente Monia Monni insieme al presidente della Regione Eugenio Giani, era stata denunciata nei giorni scorsi per mancanza di fondi da parte del governo per la ricostruzione non garantendo allo stesso tempo una “sicurezza maggiore” rispetto a un anno fa, con gli interventi che costerebbero in tutto circa 1,1 miliardi di euro ma che al momento sarebbero sufficienti “almeno 3-400 milioni dal governo” per scongiurare pericoli. 

Giani e Monni dicono che il governo non da i soldi per mettere in sicurezza il territorio, dice Cassetti, oltre a questo vi è il problema dei rimborsi, sia i cittadini che comitati c’è la netta percezione che laddove il comune sia attrezzato con personale che è non solo istruito ma in stretto collegamento con la Regione e quindi c’è una volontà di comprendere il disagio dei vari cittadini, la macchina anche se a singhiozzo, funziona. Dove c’è la burocrazia allo stato puro ci sono situazioni dove sono state autorizzate solo 6-7 domande del rimborso del secondo livello, del livello statale.

Proprio i rimborsi sono un problema per i cittadini, infatti senza girarci intorno, ci sono famiglie che non possono anticipare i soldi per fare i lavori. Chi ha i soldi, ottiene i rimborsi e  in qualche modo se la cava. Chi non li ha, è becco e bastonato perché chi va in banca a chiederli e poi non glieli danno. Insomma, si arrangia. E questa è la realtà.

In foto alluvione.

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Last modified: Settembre 1, 2024
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