FIRENZE (martedì 4 febbraio 2025) — L’uso del crack è in forte crescita a Firenze, coinvolgendo un numero sempre maggiore di giovani e adulti. Questa tendenza preoccupa gli esperti per i devastanti effetti della sostanza sulla salute e sul tessuto sociale della città.
a cura di Arianna Furleo
Un fenomeno in espansione
Secondo Adriana Iozzi, direttrice del Serd Firenze centro, nel 2024 i tre Serd cittadini hanno seguito 2.652 pazienti con dipendenze da sostanze. Tra questi, 422 giovani tra i 13 e i 29 anni: 83 minorenni, 150 tra i 19 e i 24 anni, e 189 tra i 25 e i 29 anni. “Il crack ha ormai un consumo trasversale, che va dai giovanissimi agli adulti tra i 30 e i 50 anni”, spiega Iozzi.
Questa droga, derivata dalla cocaina e assunta tramite inalazione, provoca effetti intensi ma di breve durata. Il costo di una dose è di circa 5 euro, rendendola facilmente accessibile. “Spesso è associata all’alcol, che ne amplifica gli effetti e aumenta aggressività e violenza, soprattutto tra i giovani”, aggiunge la direttrice del Serd.
Scarsa percezione del rischio
Il consumo di crack non riguarda solo persone emarginate, ma anche studenti e individui di ogni ceto sociale. “Il bisogno di sballo è sempre più diffuso e la percezione del rischio è minima”, sottolinea Iozzi. Secondo un rapporto parlamentare, il 40% degli studenti minorenni ha partecipato a risse e il 14% a episodi di violenza collettiva.
Il crack può causare delirio, paranoia e comportamenti aggressivi, oltre a gravi danni cardiocircolatori e neurologici. “Queste sostanze sono facilmente reperibili, anche online”, avverte Iozzi, che invita le famiglie a prestare attenzione a segnali come sbalzi d’umore, irritabilità e calo del rendimento scolastico. “Il vero problema è la cultura dello sballo”, conclude.
Last modified: Febbraio 12, 2025
