Firenze (giovedì 6 febbraio 2025) — A quasi un anno dal tragico crollo nel cantiere Esselunga di via Mariti, costato la vita a cinque operai, emergono nuovi dettagli sulle cause del disastro. La Procura di Firenze ha iscritto tre persone nel registro degli indagati: Marco Passaleva, direttore dei lavori strutturali, Carlo Melchiorre, responsabile dell’ufficio calcoli della Rdb Prefabbricati, e Alfonso D’Eugenio, amministratore della stessa azienda. Sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo plurimo, crollo di edifici e lesioni colpose con violazione delle norme di sicurezza sul lavoro.
a cura di Arianna Furleo
Secondo gli inquirenti, il crollo sarebbe stato causato da un errore di progettazione che ha compromesso la stabilità della trave TL309-2P, destinata al secondo impalcato dell’edificio. I calcoli strutturali errati avrebbero portato all’uso di un’armatura di ferro insufficiente, incapace di reggere i carichi previsti. Di fatto, la trave non avrebbe potuto sostenere neppure il proprio peso. Anche il dente su cui poggiava la struttura sarebbe stato realizzato in modo difettoso, contribuendo al collasso.
Le indagini hanno inoltre evidenziato gravi carenze nell’organizzazione della Rdb Prefabbricati, tra cui ritardi nei lavori e un’elaborazione frettolosa dei progetti. Nonostante le segnalazioni di criticità, la trave è stata comunque installata.
Mercoledì sono scattate le perquisizioni ai tre indagati e il sequestro della Rdb Prefabbricati, segnando un primo passo concreto nell’inchiesta su una delle peggiori tragedie sul lavoro avvenute a Firenze negli ultimi anni.
Last modified: Febbraio 12, 2025