Firenze (lunedì, 10 marzo 2025) — Il Governo Meloni ha deciso di impugnare la legge sul turismo della Regione Toscana, suscitando forti reazioni da entrambe le parti politiche. La decisione è stata annunciata dal senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi e dalla consigliera regionale Sandra Bianchini, che hanno definito il provvedimento “un atto doveroso”.
di Arianna Furleo
Le motivazioni dell’impugnazione Secondo il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, la legge toscana sui rifugi escursionistici, affittacamere e bed & breakfast, approvata il 17 gennaio 2025, viola diversi articoli della Costituzione (3, 41, 42 e 117) in quanto contrastante con la normativa statale sulla libertà di impresa. Un’ulteriore impugnazione riguarda il “Testo unico del turismo” del 31 dicembre 2024, che presenta disposizioni in contrasto con le normative statali ed europee in tema di concorrenza, tutela del patrimonio culturale e ordinamento civile e penale.
Le reazioni della Regione e del Comune di Firenze La risposta del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, è stata immediata: “Una scelta sorprendente e clamorosa. La nostra legge sul turismo si basa su principi di buon senso, riconosciuti anche da alcuni esponenti del Governo. Trovo grottesco che lo stesso esecutivo che parla di autonomia impugni prima la legge sui balneari e ora quella sul turismo. Più centralismo di così è difficile immaginare”.
Anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha espresso la sua contrarietà: “Ci saremmo aspettati dal Governo un intervento normativo sul turismo che fornisse strumenti concreti ai Comuni. Invece, assistiamo a una decisione che ostacola una legge finalmente capace di rispondere alle nostre necessità. Continueremo a sostenere la Regione e a chiedere risposte al Governo per garantire un turismo sostenibile che tuteli la vivibilità dei cittadini”.
La posizione di Forza Italia e Fratelli d’Italia Per Marco Stella, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale, l’impugnazione rappresenta “una vittoria storica”. Secondo Stella, la legge regionale toscana “attacca la proprietà privata e la libertà individuale, concedendo ai Comuni il potere di vietare o limitare le locazioni turistiche in base a criteri arbitrari”.
Fratelli d’Italia, con Marcheschi e Bianchini, ha ribadito la propria posizione critica nei confronti della Regione: “Da parte della sinistra toscana si tratta di un ennesimo tentativo di legiferare in autonomia, nonostante si opponga all’autonomia regionale quando fa comodo. Bene che il Governo abbia preso provvedimenti”.
Uno scontro destinato a continuare La questione degli affitti brevi e della regolamentazione del turismo rimane un tema caldo in Toscana, soprattutto nelle città a forte vocazione turistica come Firenze. L’impugnazione della legge da parte del Governo apre un nuovo capitolo di scontro tra Regione e Stato, con possibili ricadute anche sulle politiche locali di gestione del turismo nei prossimi mesi.
Last modified: Marzo 10, 2025