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Pirandello. Trilogia di un visionario: Michele Placido porta in scena l’anima del grande drammaturgo

Firenze (venerdì, 14 marzo 2025) — Un viaggio intenso nel mondo di Luigi Pirandello prende vita grazie alla regia e all’interpretazione di Michele Placido. “Pirandello. Trilogia di un visionario” arriva sul palcoscenico con un cast d’eccezione, tra cui Valentina Bartolo, Paolo Gattini e Brunella Platania. L’evento si terrà al Teatro Era di Pontedera il 15 e 16 marzo e successivamente al Teatro della Pergola di Firenze dal 18 al 23 marzo.

di Arianna Furleo

Lo spettacolo, prodotto da Goldenart Production con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale dello spettacolo, ha una durata di un’ora e trenta minuti e si sviluppa in un unico atto. Attraverso una drammaturgia originale curata da Giulia Bartolini, il pubblico viene accompagnato in una rilettura visionaria e contemporanea dell’universo pirandelliano.

La rappresentazione intreccia tre testi fondamentali di Pirandello, offrendo un’immersione profonda nelle sue tematiche più care.

  • Lettere a Marta, una selezione della corrispondenza tra il drammaturgo e l’attrice Marta Abba, svela il lato più intimo e fragile dell’autore. Le lettere, scritte tra il 1925 e il 1936, offrono uno spaccato emotivo della sua vita e delle sue inquietudini.
  • L’uomo dal fiore in bocca, capolavoro del 1923, è un monologo di straordinaria intensità che affronta il tema dell’ineluttabilità della morte, esplorando il senso dell’esistenza attraverso la voce di un uomo condannato.
  • La carriola, novella del 1917, ci trasporta in un gioco ironico e surreale tra realtà e finzione, in cui il protagonista sfida le convenzioni e si interroga sulla propria identità.

Michele Placido si misura con Pirandello in un corpo a corpo artistico e intellettuale, dando nuova linfa alle sue opere attraverso una regia attenta e appassionata. Lo affianca la giovane dramaturg Giulia Bartolini, la cui formazione all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” arricchisce il progetto di una prospettiva inedita e contemporanea.

Scrive Bartolini: «La domanda è, ancora oggi, cos’è l’Io? Da che punto di vista l’essere umano si pone per definire il proprio tempo e il proprio spazio? Sono i personaggi, la loro natura e i loro rapporti che trasformano la scena, portando le grandi domande di Pirandello nella nostra contemporaneità».

La scenografia è firmata da Tonino Zera, mentre i costumi sono realizzati da Paola Marchesin con la collaborazione di Tirelli Costumi. Le luci di Gerardo Buzzanca e le musiche di Oragravity completano il quadro di una produzione curata nei minimi dettagli, capace di trasportare il pubblico nel labirinto emotivo e intellettuale dell’universo pirandelliano.

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Last modified: Marzo 14, 2025
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