Firenze (martedì, 18 marzo 20259 — Al Teatro di Rifredi, il 21 e 22 marzo alle ore 21, torna in scena I Promessi Sposi, ovvero: questo spettacolo non s’ha da fare, una brillante e originale rilettura del capolavoro di Alessandro Manzoni. La riduzione teatrale, curata da Angelo Savelli, che ne firma anche la regia insieme a Ciro Masella, propone una visione moderna, ma sempre fedele al testo originale. La produzione è del Teatro della Toscana.
di Arianna Furleo
Un Manzoni contemporaneo, tra ironia e dinamismo
Lo spettacolo restituisce un’immagine nuova dell’opera manzoniana, rendendola giovane, dinamica e accessibile a tutti. Un Manzoni in jeans e t-shirt, che mantiene intatta la forza del testo ma ne esalta il lato più brillante e ironico, spesso trascurato nelle letture tradizionali. I Promessi Sposi si rivelano così non solo un grande romanzo storico, ma anche una sorprendente commedia e una lucida riflessione sulla condizione umana.
Sul palco, una vivace compagnia di giovani attori – Mauro D’Amico, Olmo De Martino, Antonio Lanza, Fabio Magnani, Simone Marzola, Diletta Oculisti ed Elisa Vitiello – che affrontano con entusiasmo e ironia la sfida di dare nuova linfa alle pagine immortali di Manzoni. Attraverso il loro talento e la loro energia, il pubblico riscoprirà la comicità e la profondità dell’opera.
La riscrittura di Savelli mette in scena due commedie distinte:
- La prima è un racconto vivace e scanzonato, che richiama la Commedia dell’Arte, dove Renzo e Lucia, due umili innamorati, cercano di sposarsi nonostante le mille difficoltà che incontrano lungo il cammino.
- La seconda è una commedia delle passioni umane, in cui un’intera società – fatta di umili e potenti, di giusti e corrotti – affronta il proprio destino tra gioie, paure e ambizioni.
Questa duplice narrazione si sviluppa attraverso due registri teatrali: nella prima parte, il palco si anima di travestimenti e azioni sceniche dal ritmo incalzante; nella seconda, l’atmosfera cambia, lasciando spazio a una riflessione più profonda sulle sorti dei personaggi.
Al centro dello spettacolo restano le figure emblematiche del romanzo: Azzeccagarbugli, il leguleio che complica la giustizia invece di garantirla; Don Abbondio, il prete che obbedisce ai potenti anziché alla propria coscienza; e Don Rodrigo, il signorotto prepotente che abusa del suo potere. La narrazione culmina nella notte degli inganni, punto di svolta in cui la commedia si trasforma e lascia il posto a un’atmosfera più drammatica.
Il finale resta fedele alla trama originale, ma non senza un sottile senso di inquietudine: come osservava il critico Giovanni Macchia, nel lieto fine de I Promessi Sposi “si respira un’aria che turba”. Su tutto e tutti aleggia infatti l’ombra della Provvidenza, presenza incombente che osserva gli eventi con sguardo imperscrutabile.
«Siete sicuri di ricordare quanto sia avvincente e anche divertente I Promessi Sposi? – si domandano i registi – O lo avete ridotto a un ricordo scolastico noioso? Questo è il momento di riscoprirlo, con sette straordinari interpreti che vi guideranno in un viaggio tra ironia, avventura e riflessione».
Con una durata di 1 ora e 50 minuti (incluso intervallo) e le musiche originali di Federico Ciompi, lo spettacolo promette di far vivere il capolavoro manzoniano come non lo si era mai visto prima.
Appuntamento dunque al Teatro di Rifredi il 21 e 22 marzo alle ore 21 per uno spettacolo imperdibile!
Last modified: Marzo 18, 2025