I lavoratori in appalto di Montblanc alle prese con una nuova protesta che ha avuto luogo oggi, davanti alla sede della Regione Toscana, a Firenze.
Francesca Picone
La protesta è coordinata da Luca Toscano, del sindacato Si Cobas: “Qui ci sono 60 lavoratori che dopo anni di sfruttamento e precarietà, lavoro grigio o addirittura nero si sono trovati a essere diventati un esubero. Il tutto dopo aver richiesto i loro diritti e aver iniziato a lavorare col contratto nazionale”. Parole chiare quelle di Toscano che inoltre ricorda: “Richmond fattura 22 miliardi l’anno ma dopo tre settimane dall’accordo aziendale ha comunicato la cessazione dell’appalto. Richmond parla di crisi del settore moda ma questo non ha niente a vedere con quanto sta accadendo”. Inoltre, sempre secondo Luca Toscano: “Se oggi non ci sono più commesse non è perché quelle commesse sono sparite per condizioni di mercato ma perché quelle commesse sono state dirottate da un’altra parte, che non possiamo indicare perché non c’è trasparenza su questo. È lecito pensare che queste produzioni siano state spostate andando a ricercare nuovamente condizioni per estrarre il massimo profitto attraverso lo stesso meccanismo di appalto e subappalto”.
Secondo il coordinatore della protesta, i lavoratori starebbero esaurendo la cassa integrazione e le ferie, ma “l’unità di crisi si è attivata per arrivare ad un contratto di solidarietà”. Tuttavia, sottolineando che in tutto ciò “c’è un grande assente: il fondo Richmond”.
Al termine del presidio e della conferenza stampa, i lavoratori da piazza Duomo si sono spostati, raggiungendo il negozio Montblanc, in via Tornabuoni.
Tag: lavoratori, montblanc, protesta Last modified: Marzo 6, 2024