Dopo l’accoltellamento che ha ucciso il ragazzo vicino alla stazione di Firenze, i comitati fiorentini si sono subito mossi per chiedere una maggior sicurezza in città. Così è stato organizzato un flashmob silenzioso, per far notare quanta violenza sta travolgendo la città, sia il centro sia le periferie.
Di Francesca Picone
Simone Gianfaldoni, Comitato Cittadini attivi di San Jacopino, commenta: “Purtroppo non siamo affatto sorpresi di quanto accaduto. Lo dicevamo da tempo, ‘non aspettiamo che succeda qualcosa di grave’. E invece è successo. Il prefetto continua a non riceverci, parliamo solo con il questore Auriemma e lo ringraziamo. Ma così non può andare avanti”.
Passano i mesi e la richiesta resta sempre la stessa: “Le forze dell’ordine devono tornare in strada, battere il territorio con pattugliamenti anche a piedi e soprattutto di notte. Tutti devono fare la propria parte perché la situazione è sfuggita di mano”. Queste la parole di Fabrizio Carabba, presidente dell’associazione Borgognissanti, che non accetta quanto accaduto: “Quanto successo, morire uccisi per strada, è inaccettabile”.
Tag: flashmob, protesta Last modified: Marzo 16, 2024