FIRENZE, 22 marzo 2024 – A Firenze è stato disposto un sequestro da 10 milioni e 840.000 euro a Marcello Dell’Utri e alla moglie Miranda Ratti, ordinato dal gip Antonella Zatini, su richiesta della procura antimafia. Il sequestro è scattato per la violazione di un articolo della legge Rognoni-La Torre (che ha istituito il reato di associazione mafiosa).
Di Francesca Picone
Secondo l’articolo, i condannati per reati di mafia devono comunicare “tutte le variazioni nella entità e nella composizione del patrimonio” superiori a 10.330 euro.
Per Dell’Utri una pena di 7 anni per concorso esterno con Cosa nostra risalente al 9 maggio 2014. Da allora, da quanto è stato ricostruito, l’ex senatore avrebbe omesso di informare le autorità sui movimenti, per una somma totale di oltre 42 milioni di euro. Fra le entrate non comunicate ci sono anche i prestiti, mai restituiti, di Silvio Berlusconi verso Dell’Utri, per un totale di oltre 32 milioni di euro.
La complicità dell’ex senatore sarebbe legata a “un accordo consistito nello scambio tra l’effettuazione, prima, da parte di Cosa nostra di stragi e poi, a seguito del favorevole risultato elettorale ottenuto da Berlusconi, a fronte della promessa da parte di Dell’Utri, tramite Berlusconi, di indirizzare la politica legislativa del governo verso provvedimenti favorevoli a Cosa nostra in tema di trattamento carcerario, collaboratori di giustizia e sequestro dei patrimoni, ricevendo altresì da Cosa nostra l’appoggio elettorale in occasione delle elezioni politiche del 1994″.
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