FIRENZE (domenica 7 aprile 2024) – Arrivano critiche del Ministero della Sanità, ma la madre di Greta esprime gratitudine da parte sua e di sua figlia al Centro di incongruenza di genere dell’ospedale di Careggi (Crig). Greta, che oggi ha 17 anni, non sorrideva, non aveva voglia di vivere prima di cominciare a frequentare il Centro, poi non ha mai interrotto il suo percorso con i medici fiorentini.
di Rossana Rizzitelli
Prima di arrivare ai farmaci bloccanti (triptorelina), uno psicoterapeuta ha seguito a lungo Greta e la sua famiglia. L’assunzione del farmaco è cominciata allo stadio Tanner (gli stadi puberali, il secondo inizia intorno ai 13 anni). Per Greta, i medici del Crig sono come una famiglia. Le hanno restituito la vita.
Dal punto di vista della madre di Greta, le critiche del Ministro della Salute rivolte al centro Crig riguarderebbero solo un braccio di ferro tra destra e sinistra. Ostacolare il lavoro del Centro equivale infatti a condannare a prescindere all’infelicità, se non alla morte, giovani vite in via di definizione. Motivo per cui occorrerebbe maggior conoscenza di questi temi da parte di tutto il mondo politico.
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