FIRENZE (venerdì 3 maggio 2024) – Giunge alla Corte di Giustizia Europea il caso della caffetteria di Boboli. La società che ha vinto la gara per gestire la caffetteria del giardino, Palazzo Pitti e Gallerie degli Uffizi, la Scudieri International, è infatti detenuta al 90% dalla Sielna spa del kazako, con cittadinanza russa, Igor Bidilo, proprietario anche de Le Giubbe rosse.
di Rossana Rizzitelli
Nel cda figurerebbe un’altra persona con cittadinanza russa, perciò il Consiglio di Stato ha interrogato la Corte Ue per sapere se il caso Scudieri rientrasse tra i divieti imposti alla Russia, e cioè se le restrizioni in materia di appalti si dovessero applicare ad una società di diritto italiano con sede nel territorio nazionale, partecipata da società italiana e con soci persone fisiche non cittadini russi, ma delle quali due componenti su tre del Consiglio di Amministrazione sono cittadini russi e uno dei quali, presidente e amministratore delegato dello stesso consiglio di amministrazione, è anche amministratore unico della società controllante al 90%.
A maggio dello scorso anno il Tar aveva respinto il ricorso proposto da Opera Laboratori contro l’aggiudicazione al gruppo Scudieri international, poi il Consiglio di Stato ha dato seguito alla vicenda. Nel frattempo, la Kaffehouse di Boboli e le altre caffetterie comprese nell’appalto restano in gestione della Scudieri, come da precedente contratto.
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