FIRENZE (martedì 7 maggio 2024) – Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale per la Toscana ha diffuso i dati relativi all’attività. Nel corso dei primi quattro mesi del 2024, in Toscana si registrano già:
di Rossana Rizzitelli
- 12 casi di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, i cui responsabili sono stati individuati e deferiti all’Autorità giudiziaria, uno dei quali in stato di arresto;
- 21 casi di adescamento on-line, 9 responsabili sono stati identificati e denunciati all’A.G;
- 3 casi di estorsione sessuale a danno di minori tra i 13 ed i 17 anni;
- 2 casi di cosiddetto “revenge porn” con vittime tra i 14 ed i 17 anni denunciati all’A.G.
L’attività di prevenzione viene quotidianamente svolta dalla Polizia Postale per la Toscana in occasione di incontri con gli studenti di ogni ordine e grado, nell’ambito degli istituti scolastici o nel corso della campagna di formazione intinerante “Una vita da social”. Nel complesso, sono stati organizzati 55 incontri a Firenze e provincia e 285 incontri nell’ambito degli altri capoluoghi toscani, che hanno coinvolto circa 20.000 studenti, 3.000 genitori e 2.500 docenti.
I consigli della Polizia postale per i genitori e ragazzi:
- evitare di pubblicare sui social le foto di figli e ogni altra informazione utile a far conoscere le loro abitudini, gli sport che svolgono, i loro hobby, la scuola che frequentano;
- Impostare i profili social in modalità “privata”, consentendo l’accesso ai contenuti solo alla lista di “amici” dei quali si conosce l’identità;
- attivare il controllo parentale sui dispositivi dei figli;
- manifestare interesse per i contenuti che più appassionano i ragazzi;
- consultate il portale curato dalla Polizia Postale www.comissariatodips.it fornisce informazioni, consigli, aggiornamenti utili sui fenomeni più ricorrenti e su come proteggersi;
- segnalare alla Polizia Postale tutti i casi sospetti su www.comissariatodips.it;
- non accettate mai richieste di “amicizia” da parte di soggetti non noti. Spesso, dietro foto di coetanei, si nascondono false identità di adulti;
- evitare di condividere informazioni personali che possano permettere ad eventuali malintenzionati di conoscere abitudini e luoghi frequentati;
- evitare di condividere immagini personali, intime o sessualmente esplicite, anche nell’ambito di una relazione affettiva;
- rimuovere contenuti compromettenti. In caso di difficoltà, rivolgersi alla Polizia postale;
- piattaforme di gioco online sono un “ambiente” spesso utilizzato dagli adulti per adescare i minorenni e coinvolgerli, poi, in attività di scambio di materiale intimo o sessualmente esplicito;
- se qualcuno minaccia o fa sentire a disagio, parlarne con genitori, insegnanti o adulti di riferimento e rivolgervi alla Polizia Postale tramite il sito www.comissariatodips.it;
- non accettate mai di incontrare persone conosciute su Internet senza aver prima avvertito i genitori o un adulto di riferimento;
- se si è vittime di un reato online, ricordarsi di preservare le possibili prove: non cancellare i messaggi, né le immagini o i video e non chiudere i profili social prima di aver fornito queste informazioni alla polizia (fare gli screen delle conversazioni e della url identificativa del profilo);
- se si è vittime di sextortion, non pagare. Interrompere subito i contatti con il ricattatore e non reagire ai messaggi;
- chi ha più di 14 anni può sporgere una denuncia, anche in modo autonomo, in qualsiasi ufficio di Polizia. Prima di questa età, è comunque possibile farlo con i propri genitori.