Firenze (venerdì, 28 febbraio 2025) — A Firenze, nella giornata di ieri, il Palazzo di Giustizia di Novoli ha ospitato un’assemblea aperta alla cittadinanza, in cui sono state espresse forti preoccupazioni sull’impatto della riforma.
di Arianna Furleo
Il presidente della giunta toscana dell’Anm, Alessandro Ghelardini, ha sottolineato come la separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante possa compromettere l’indipendenza dei pubblici ministeri, assoggettandoli al controllo politico. “La giustizia è uguale per tutti, ma questa riforma rischia di minare uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione”, ha dichiarato Ghelardini.
La protesta ha visto anche il sostegno della sindaca Sara Funaro, che ha ribadito l’importanza di difendere l’autonomia della magistratura. “Non possiamo permettere che le decisioni dei magistrati siano influenzate dal potere esecutivo”, ha affermato la prima cittadina, sollecitando il governo a concentrare le risorse su personale, digitalizzazione e sistema carcerario.
Alla manifestazione hanno partecipato Cgil, Arci, il Coordinamento per la democrazia costituzionale e altre associazioni civiche. Presente anche l’Associazione Stampa Toscana con il presidente Sandro Bennucci, che ha denunciato l’impatto delle recenti normative sul lavoro giornalistico, come la riforma Cartabia e l’emendamento Costa.
L’Anm chiede che le risorse pubbliche siano destinate all’assunzione di nuove toghe per migliorare l’efficienza della giustizia, anziché aumentare la burocrazia con la divisione del Consiglio Superiore della Magistratura.
Last modified: Febbraio 28, 2025