Firenze (domenica 9 febbraio 2025) –Le forze di centrodestra si oppongono al progetto della tramvia tra Firenze e Prato, ritenendolo un’opera costosa e poco utile, soprattutto in assenza di certezze sulla realizzazione del secondo lotto, che dovrebbe collegare Campi a Firenze. Secondo loro, anche completando il tracciato, servirebbero circa 40 minuti per il tragitto tra Prato e Firenze, con il rischio che l’infrastruttura non abbia abbastanza utenti per essere sostenibile.
a cura di Arianna Furleo
La Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e la Lista Cenni hanno espresso forti perplessità sulla fattibilità economica del progetto, annunciato dalla sindaca di Prato Ilaria Bugetti e dal presidente della Regione Eugenio Giani. Il consigliere Leonardo Frasconi ha ricordato che già nel 2006 uno studio commissionato dalle Camere di Commercio aveva evidenziato la scarsa sostenibilità della metrotranvia. Oggi, secondo lui, il contesto è persino peggiorato, con problemi idraulici e una crescita demografica limitata.
Anche Gianni Cenni (FdI) ha sottolineato il costo dell’opera e il possibile impatto della terza corsia dell’autostrada sul trasporto pubblico. Secondo lui, un collegamento tra il Centro Pecci e l’aeroporto di Peretola sarebbe stato più sensato rispetto all’attuale progetto, che rischia di replicare il caso del sottopasso del Soccorso.
I consiglieri di minoranza denunciano inoltre una scarsa trasparenza nelle decisioni, lamentando il mancato coinvolgimento della cittadinanza. Rita Pieri (FI) ha evidenziato l’assenza di una copertura finanziaria certa, mentre Tommaso Cocci (FdI) ha definito la tramvia “uno spreco di risorse”, poiché il percorso attuale porterebbe solo fino a Villa Montalvo, “in mezzo al nulla”, invece che all’aeroporto di Firenze.
Il dibattito sulla tramvia si preannuncia quindi acceso e destinato a durare a lungo.
Last modified: Febbraio 12, 2025
