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Da Firenze alla Silicon Valley: la rivoluzione dei robot “umani” parte dall’Italia

Firenze (domenica, 13 aprile 2025) — Dalla culla del Rinascimento alla culla della tecnologia globale. È questa la traiettoria di Cognivix, la startup nata a Firenze nel 2021 e oggi pronta a lasciare il segno nella Silicon Valley grazie a un’innovazione destinata a cambiare per sempre il volto dell’automazione industriale: un robot che imita l’uomo e apprende i compiti osservandolo, come farebbe un apprendista con il suo maestro.

di Arianna Furleo

Fondata da Daniele Bernardini e un team di esperti, Cognivix ha sviluppato un sistema robotico intelligente capace di apprendere, manipolare oggetti complessi e operare con precisione in ambienti produttivi grazie a una combinazione unica di visione 3D, apprendimento per imitazione e feedback di forza.

L’idea è nata nel 2015, da un prototipo ispirato agli scaffali automatizzati di Amazon – racconta Bernardini –. Lo abbiamo presentato a San Francisco, dove ha attirato l’attenzione di Fanuc, colosso mondiale della robotica. Da lì è iniziato un percorso che ci ha portato oggi a essere vicini al lancio di una piattaforma completa, previsto per il 2028”.

La tecnologia sviluppata da Cognivix è pensata per automatizzare compiti considerati fino a ieri impossibili, come la saldatura o la manipolazione di oggetti tagliati al laser, con un focus particolare su settori come l’elettronica, l’automotive, il cosmetico e l’assemblaggio di componenti in plastica e metallo. Il tutto con un occhio alla semplicità: l’obiettivo è eliminare la necessità di avere esperti di machine learning in azienda, rendendo il sistema utilizzabile da chiunque.

“Vogliamo creare un umanoide senza gambe – spiega Bernardini – in grado di vedere e manipolare come un operatore umano. In questi anni abbiamo lavorato non solo sulla potenza del sistema, ma anche sulla sua accessibilità”.

Il progetto ha richiesto anni di ricerca, in parte condotti presso l’Università di Monaco di Baviera, e oggi sta vivendo un momento cruciale: Cognivix è infatti in campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd, dove ha quasi raggiunto l’obiettivo di raccolta in pochi giorni, segno del forte interesse che ruota attorno a questa tecnologia.

Ma la rivoluzione portata da Cognivix non si ferma alla tecnologia. Bernardini lancia anche un appello all’industria italiana: “L’automazione non è più un’opzione, ma una necessità. L’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo e soffre una cronica carenza di personale specializzato. Se non modernizziamo i nostri processi produttivi, rischiamo di diventare irrilevanti a livello globale”.

Dietro l’ottimismo della visione, però, si cela una riflessione amara: per crescere, Cognivix ha dovuto cercare fortuna all’estero. “L’Italia ha eccellenze straordinarie, università di primo livello e un tessuto manifatturiero tra i più forti al mondo. Ma manca il supporto. Le startup sono soffocate dalla burocrazia e dalla mancanza di capitali di rischio. Se non superiamo la paura dell’innovazione e la resistenza al cambiamento, continueremo a perdere occasioni”.

Un messaggio chiaro: la tecnologia può dare all’Italia una nuova centralità, ma solo se sarà il Paese stesso a volerlo. E intanto, dalla Toscana alla California, Cognivix si prepara a riscrivere le regole dell’industria.

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Last modified: Aprile 13, 2025
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