FIRENZE (martedì 9 aprile 2024) – Sono duecento i docenti e i dipendenti dell’Università di Firenze che scrivono al Senato accademico facendo una richiesta: prendere posizione contro il bando di collaborazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele, pubblicato dal ministero degli Esteri.
di Francesca Picone
In cui emerge che “i progetti finanziabili dal bando possono avere un’applicazione militare, oppure sono funzionali alle politiche di oppressione verso i Palestinesi” ma “anche perché le istituzioni italiane hanno l’obbligo di prevenire e di non essere complici in atti di genocidio secondo la Convenzione Onu del 1948 e, collaborando con le istituzioni israeliane, si potrebbero esporre ad una accusa di complicità alla luce dell’ordinanza cautelare della Corte internazionale di giustizia che ha ritenuto plausibile il rischio di genocidio a Gaza“.
L’Associazione Fiorentina Amici di Israele ha commentato la lettera degli universitari: “Siamo di fronte all’ennesima provocazione, una propaganda falsa e faziosa contro Israele. Vi è l’intenzione di trasformare gli atenei in trincee di una guerra ideologica. Proprio dai luoghi di cultura, invece, dovrebbe provenire uno sforzo di verità su quanto sta accadendo in Medio Oriente e sulle responsabilità di Hamas su cui, tuttavia, tutti tacciono“.
Le criticità emergono anche dal lato dell’Unione delle comunità ebraiche italiane: “Il boicottaggio è la cosa più assurda che abbiamo sentito pretendere, chiedere, purtroppo accordare in queste settimane: è esattamente quello che non favorisce dialogo, pace, sapere e approfondimento“.
Tag: israele, università Last modified: Aprile 9, 2024