Un detenuto di origini nordafricane ha creato momenti di grande tensione nel carcere della Dogaia di Prato arrampicandosi fino al tetto della struttura e minacciando di gettarsi nel vuoto. L’episodio si è verificato proprio nel giorno in cui la polizia penitenziaria celebrava in Comune il duecentottesimo anniversario della fondazione del corpo.
di Arianna Furleo
Secondo quanto riferito dal sindacato Uilpa, il detenuto, impegnato in un’attività ricreativa presso il campo sportivo della struttura, si sarebbe improvvisamente arrampicato sulla recinzione, riuscendo a raggiungere il tetto. Da lì ha tenuto sotto scacco il personale di polizia, minacciando di lanciarsi nel vuoto se non gli fosse stato concesso un incontro immediato con i vertici locali dell’amministrazione penitenziaria.
La protesta sembrerebbe essere scaturita dalle lungaggini burocratiche che hanno ritardato la decisione su una sua richiesta di trasferimento in un’altra struttura. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria, la situazione è stata riportata sotto controllo: il detenuto è stato convinto a desistere e affidato agli specialisti presenti nel carcere per una valutazione approfondita del suo stato psicologico.
L’episodio ha riacceso l’attenzione sulle condizioni del carcere della Dogaia e sulle difficoltà operative del personale penitenziario. Le autorità restano vigili per evitare ulteriori episodi simili e per garantire la sicurezza all’interno della struttura.
Last modified: Marzo 27, 2025
