FIRENZE (martedì 24 giugno 2024) – ‘Banca del Tempo’, denominato ’80 fiducia in te’, è il progetto promosso dal Consorzio Zenit, per incoraggiare la socializzazione. Un’idea nata per creare un contatto diretto tra le persone bisognose e i talenti. Il prezzo da pagare? Il tempo. Una persona può offrire qualche ora del suo tempo, per aiutarne un’altra.
di Francesca Picone
Una sorta di banca virtuale. Non si tratta di volontariato a tutti gli effetti, perché le persone coinvolte nel progetto ricevono anche qualcosa in cambio. Attualmente, la Banca del Tempo coinvolge circa cento persone. Tra le attività scambiate: animazione, consulenza genitoriale e familiare, conversazione in inglese e in italiano, giochi educativi, fit walking, laboratorio di pittura, personal trainer, pianificazione viaggi e tanto altro.
Valentina Blandi, direttrice Consorzio Zenit e promotrice della ‘Banca del tempo’, ha affermato: “Le banche del tempo nascono per creare una comunità relazionale all’interno della quale accedere a servizi che difficilmente si trovano nell’economia formale, e lo fanno grazie alla creazione di rapporti co-produttivi tra i suoi membri. Pensiamo a persone con bambini o anziani a carico. Spesso i soldi mancano, oppure esprimiamo bisogni così estemporanei che difficilmente troviamo soluzioni in un servizio a pagamento. Più facilmente troviamo risposta in una mano amica, come quella offerta dai soci della banca del tempo. In un mondo dove le relazioni sono sempre più digitali, le banche del tempo sono importanti anche per costruire conoscenze e scambi reali tra persone”.
Tag: Banca, tempo, volontariato Last modified: Giugno 25, 2024
