FIRENZE (domenica 5 maggio 2024) – Henry Moore, scultore britannico, nel 1972, donò alla città di Firenze “Guerriero con scudo”, una sua scultura, per esporla a Palazzo Vecchio. Dopo oltre cinquant’anni, il suo sogno è stato realizzato. Maestro del Novecento. Moore viaggiò per l’Europa, innamorandosi di Firenze.
di Francesca Picone
Nel 1972, l’artista donò la sua scultura in bronzo, Guerriero con scudo alla città. Moore desiderava vederla sulla Terrazza di Saturno, a Palazzo Vecchio, ma l’allestimento è rimasto irrealizzato fino a quest’anno.
Infatti, da pochi giorni la scultura è stata posizionata nel luogo a cui era destinata decenni fa. Prima di questa collocazione, è avvenuto il restauro condotto dai tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure. Guerriero con scudo rappresenta un combattente con gli arti mutilati, rivolge lo sguardo verso l’orizzonte, indicando all’osservatore di affrontare le battaglie della vita. Dopo la morte di Moore, scultura fece ritorno a Firenze, nel 1986, ed entrò nella collezione del British Institute of Florence. In un primo momento, è stata esposta nel primo cortile di Santa Croce.
Il direttore del Museo Novecento di Firenze, Sergio Risaliti, ha affermato: “La scultura di Henry Moore è stata un ‘dolce shock’ perché ha fatto cadere molte resistenze e perplessità con il suo linguaggio assolutamente all’avanguardia eppure classico, direi anzi neoumanistico. In più, ai più accorti, ha fatto capire il forte legame dell’arte del Novecento con il mondo arcaico e primordiale. Infine, le sue ricercate forme non sono vuote di significato perché tendono sempre a rappresentare il mistero della natura e la grandezza drammatica della storia e dell’esistenza umana”.
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