Firenze (mercoledì, 9 aprile 2025) — Momenti di paura al Parco Pettini, nel cuore del quartiere delle Cure, a Firenze. Lunedì 7 aprile, nel pomeriggio, un giovane di 18 anni è stato aggredito da un gruppo di quattro coetanei che, dopo averlo circondato, lo hanno colpito con calci e pugni e gli hanno spruzzato dello spray urticante sul volto, per poi portargli via lo zaino contenente un computer portatile di ultima generazione.
di Arianna Furleo
La vittima, un ragazzo italiano, si trovava nel giardino pubblico in via Faentina quando è stato preso di mira. Secondo il racconto fornito alla polizia, i quattro aggressori – presumibilmente di origine nordafricana – lo hanno prima minacciato, chiedendogli di consegnare lo zaino. Al suo rifiuto è partita l’aggressione fisica, culminata con l’uso dello spray al peperoncino. Immobilizzato per qualche istante, il ragazzo ha visto i rapinatori fuggire con il bottino.
Il giovane, fortunatamente, non ha avuto bisogno di cure mediche e ha immediatamente allertato il numero di emergenza 112. Sul posto è intervenuta una volante della polizia. Gli agenti della questura di via Zara hanno raccolto la testimonianza del ragazzo e stanno analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona per risalire agli autori della rapina.
L’episodio si inserisce in una scia preoccupante di violenze e microcriminalità giovanile che da settimane sta interessando la città di Firenze. Dalle aggressioni nei parchi, come quella al Parco di Novoli ai danni di un nonno con i nipoti, fino alle rapine ai danni di adolescenti, le cosiddette “baby gang” sembrano ormai un fenomeno sempre più radicato.
A preoccupare è anche la modalità di azione: gruppi numerosi, uso di armi improprie come spray o taser, e una violenza sproporzionata che spesso lascia le vittime sotto shock. In risposta a questa escalation, la polizia ha già intensificato i controlli, con operazioni mirate nei principali luoghi di aggregazione giovanile come il Parco delle Cascine, i Giardini della Fortezza da Basso e il Parco di San Donato.
Nell’ambito di questi servizi, a fine febbraio sono state identificate oltre 200 persone. Tra queste, un cittadino bulgaro è stato arrestato per tentato furto aggravato, mentre tre giovani tunisini sono stati denunciati per spaccio e minacce gravi.
La città resta in allerta. Intanto, i residenti chiedono più sicurezza e maggiori presidi sul territorio per fermare un fenomeno che, giorno dopo giorno, diventa sempre più difficile da ignorare.
Last modified: Aprile 9, 2025