FIRENZE (lunedì 20 maggio 2024) – Specializzanda in pediatria di 29 anni, la fiorentina Eleonora Fontani vorrebbe svolgere il suo lavoro in una sanità pubblica con meno problemi. Negli ospedali infatti il personale assunto è poco e questo costringe i medici a turni massacranti e straordinari non pagati. Nei reparti italiani, servirebbe almeno il doppio del personale di ora.
di Rossana Rizzitelli
In Etiopia per aiutare i bambini in difficoltà dal 7 maggio, Eleonora si trova all’ospedale di Wolisso, a sud della capitale Addis Abeba, grazie al progetto Jpo (Junior Project Officer) di Medici con l’Africa Cuamm, che consente agli specializzandi di svolgere un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici. Starà via almeno sei mesi.
Nonostante ci siano delle condizioni di povertà estrema, tutti sono accoglienti e soprattutto positivi. Le risorse in ospedale sono poche, i pazienti devono pagarsi quasi tutto, gli strumenti a disposizione minimi e bisogna scegliere chi vale la pena curare e chi no.
Ancora più determinata grazie alla sua esperienza in Etiopia, Eleonora spera che le cose possano migliorare con dei nuovi investimenti nella sanità. Per lei diventare un medico infatti non è solo il suo lavoro, ma anche quello che le piace fare nella vita.
Tag: Eleonora Fontani, Etiopia, Jpo, sanità pubblica Last modified: Maggio 20, 2024
