Rompe lo sciopero Unirai, il sindacato nato a dicembre e politicamente vicino alla destra, che ad aprile ha firmato un protocollo di relazioni sindacali e conta 350 iscritti. Sono state trasmesse dunque brevi edizioni dei principali telegiornali Rai per assicurare la libertà di scelta per tutti.
di Rossana Rizzitelli
Tg1 e Tg2 in onda con le proprie edizioni del giorno. In forma ridotta, ma della durata di una ventina di minuti, con servizi e collegamenti. In onda anche il Gr1. Aggiornamenti per gli scenari di guerra, per il Consiglio dei Ministri previsto per il pomeriggio, per economia, politica, sport e cultura. Non è andato in onda il Tg3.
Quello che è andato in onda, come afferma Daniele Macheda, segretario generale di Usigrai, Organizzazione sindacale rivolta ai giornalisti della Rai, è un prodotto che non può essere sostitutivo di un telegiornale. Se un domani l’azienda dovesse stabilire che questi sono i prodotti che vuole, dovrà tener conto anche della mancanza di qualità e di un minor numero di giornalisti. Saranno effettuate indagini su eventuali violazioni del diritto di sciopero.
Il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, continua sostenendo che la libertà è anche di chi non vuole scioperare, ma è illegittimo che una minoranza si organizzi con cambi di turni e si metta a disposizione per tentare di far fallire uno sciopero. Quello che è accaduto non riguarda infatti solo i giornalisti, ma una lotta per i diritti con una mobilitazione generale di mondi diversi che hanno a cuore la difesa dei valori costituzionali.
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