Firenze (mercoled’ 12 febbraio 2025) — La Toscana è la prima regione italiana a regolamentare il suicidio assistito. Il Consiglio regionale ha approvato la legge “Liberi Subito”, iniziativa promossa dall’Associazione Luca Coscioni e sostenuta da oltre 10mila firme. Il provvedimento stabilisce tempi e modalità per chi desidera accedere all’aiuto medico alla morte volontaria, in conformità con le indicazioni della Corte Costituzionale.
a cura di Arianna Furleo
Come funziona la legge
Le persone che intendono accedere al suicidio assistito dovranno presentare domanda alla ASL di competenza. Entro 15 giorni dall’entrata in vigore della legge, le aziende sanitarie dovranno istituire una commissione multidisciplinare permanente per verificare i requisiti dei richiedenti. La procedura dovrà concludersi entro 20 giorni dal ricevimento dell’istanza, e in caso di esito positivo, entro altri 10 giorni verranno definite le modalità di esecuzione. Il farmaco e l’assistenza sanitaria saranno garantiti gratuitamente entro una settimana dalla decisione finale.
Le reazioni
L’approvazione della legge ha suscitato reazioni contrastanti. L’Associazione Luca Coscioni ha definito il provvedimento “una legge di civiltà”, con il tesoriere Marco Cappato che ha parlato di “una grande vittoria per la libertà di scelta fino alla fine della vita”. Sul fronte opposto, Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, ha criticato aspramente la decisione, definendola “barbara e incostituzionale”, chiedendo al Governo di impugnarla davanti alla Corte Costituzionale.
Oltre alla regolamentazione del suicidio assistito, il Consiglio regionale ha approvato anche ordini del giorno per rafforzare le cure palliative e avviare un percorso legislativo nazionale sul tema. La Toscana, dunque, si pone come regione apripista in Italia su un argomento destinato a rimanere al centro del dibattito politico ed etico nei prossimi anni.
Last modified: Febbraio 12, 2025