Firenze (giovedì, 6 marzo 2025) — Un’importante operazione contro la pedopornografia, denominata Artemide, ha portato all’arresto di quattro persone e alla denuncia di altre tre in Toscana. La polizia di Stato ha scoperto una rete di individui insospettabili, tra cui disoccupati, pensionati, operai e impiegati pubblici, dediti alla condivisione di filmati con abusi su minori.
di Arianna Furleo
Dopo mesi di monitoraggi online, gli agenti della Polizia Postale hanno recuperato decine di migliaia di contenuti, molti dei quali inediti, con vittime anche di appena due anni. Le indagini hanno portato a perquisizioni nelle province di Pisa, Livorno, Pistoia e Prato.
Tre persone sono state poste agli arresti domiciliari, due a Livorno e una a Pisa, mentre un indagato a Bologna è stato trasferito in carcere. Altri tre soggetti, di età compresa tra i 30 e i 70 anni, sono stati denunciati. Solo uno degli indagati aveva precedenti penali.
Gli inquirenti hanno accertato che i file venivano condivisi senza scambio di denaro, per puro piacere perverso. In alcuni casi, i contenuti erano catalogati con estrema meticolosità. Uno degli arrestati, un disoccupato livornese, viveva in completo isolamento, uscendo solo per fare la spesa.
L’operazione è stata coordinata dalla procura della Repubblica di Firenze, con il coinvolgimento di trenta agenti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica e delle sezioni operative locali della Polizia Postale.
Last modified: Marzo 6, 2025
