Scandicci, quinta edizione di ‘Nutida’

FIRENZE (mercoledì 5 giugno 2024) – In arrivo la quinta edizione di ‘Nutida’, il festival di danza contemporanea nato a Scandicci, con la direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona. ‘Nutida’ presenterà spettacoli dal 6 giugno al 4 luglio. Il nome del festival deriva da un termine svedese che contiene: NU di nuovi, UT di utopia, DA di danzatori. In programma ci sono 22 titoli, con 31 repliche, 10 prime.

di Francesca Picone

L’evento è affiancato da esponenti importanti come Philippe Kratz, Michele di Stefano, Pablo Girolami, Rachelle Anais Scott, Giovanni Insaudo, Lorenzo di Rocco, Francesca Santamaria, Jennifer Rosati, Beatrice Ciattini, Niccolò Poggini, Rita Carrara, Isabella Giustina, Daria Lidonnici. Per l’occasione, tornano in Italia due coreografi della scena internazionale formatisi al Balletto di Toscana: Giuseppe Spota, direttore artistico della MiR Dance Company e Davide di Giovanni, direttore artistico di New Old Now.

Cristina Bozzolini e Saverio Cona hanno dichiarato: “In Nutida 2024 sviluppiamo gli elementi presenti nelle precedenti edizioni. La programmazione è incentrata come sempre su una proposta variegata e, insieme all’ospitalità di valenti autori italiani, riserviamo una attenzione particolare al coinvolgimento di quegli artisti che, per problematiche legate al mercato del lavoro o per scelta, hanno costruito la propria carriera all’estero. Lo scorso anno fu il caso di Rosario Guerra, iconico danzatore per Marco Goecke. In questa edizione abbiamo incrementato questo intento invitando Giuseppe Spota, in doppia veste di coreografo e direttore di MiR Dance Company. Abbiamo coinvolto inoltre Davide di Giovanni, una carriera da ‘principal’ a Sydney, per una creazione esclusiva. Il secondo focus di Nutida 2024 si basa sull’improvvisazione in danza: attraverso Impulso, azione improvvisativa in coproduzione con Tempo Reale, e attraverso la costruzione di Dancebox, uno spazio messo a disposizione degli artisti ospiti che desiderano apportare un contributo creativo al festival con tecnica e magia, tradizione e avanguardia, rispetto e iconoclastia, immaginando brevissime performance“.