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Trascinato via dalla piena, salvato da giovani eroi: “Devo a loro la mia vita”

Firenze (lunedì,17 marzo 2025) — Un’ondata improvvisa, la strada trasformata in un fiume e un salvataggio eroico che ha evitato il peggio. Pier Luigi Buccianelli, 57 anni, è vivo per miracolo dopo essere stato travolto dalla piena della Sieve mentre si trovava in auto sulla Statale 67, nei pressi di Rufina. Ora, ricoverato all’ospedale Santissima Annunziata per lo shock subito, ha un solo pensiero: ritrovare e ringraziare i giovani che gli hanno salvato la vita.

di Arianna Furleo

Tutto è successo in pochi istanti, poco dopo le 18:30 di venerdì. Buccianelli stava tornando a casa da Firenze quando, all’improvviso, la Sieve ha esondato. “Avevo notato dell’acqua sulla strada, ma pensavo fosse solo il risultato delle piogge intense. Ho visto il livello del fiume alzarsi, ma non immaginavo cosa sarebbe successo”, racconta con la voce ancora rotta dall’emozione.

Poi, il dramma. La piena ha travolto la sua auto, riempiendola d’acqua. “Mi sono ritrovato immerso nel fango e nella melma, senza via di scampo. A quel punto ho deciso di buttarmi fuori dall’abitacolo, cercando disperatamente di aggrapparmi a qualcosa.”

Quando le forze stavano per abbandonarlo, sono arrivati loro: un gruppo di quattro ragazzi. “Mi gridavano di afferrarmi a un albero – racconta Buccianelli – poi uno di loro si è lanciato in acqua. Credo fosse legato a un cavo, forse si chiamava Magreb e diceva di venire dalla Giordania, ma potrei sbagliarmi.”

Con coraggio e prontezza, il giovane lo ha guidato tra le correnti, mentre gli altri davano supporto da terra. “Parlava con i compagni di un’‘operazione archetto’, non so bene cosa fosse, ma di certo sapevano cosa stavano facendo. Poi ricordo solo l’ambulanza.”

Oggi Buccianelli è fuori pericolo, ma il desiderio di rivedere i suoi soccorritori lo accompagna costantemente. “Non so se fossero volontari, vigili del fuoco o semplici ragazzi di passaggio. Quello che so è che mi hanno salvato la vita. Se non fosse stato per loro, non sarei qui. Voglio ringraziarli di persona, soprattutto il ragazzo che si è tuffato per me.”

Un appello, il suo, che spera possa raggiungere i suoi salvatori. Chiunque abbia informazioni su quei quattro giovani eroi, lo aiuti a trovarli. Perché un semplice “grazie” non basta per chi, senza esitazione, ha sfidato le acque per salvare una vita

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Last modified: Marzo 17, 2025
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