Firenze (martedì, 22 aprile 2025) — La sera del 21 aprile, la Basilica della Santissima Annunziata a Firenze ha ospitato una veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco, scomparso nella mattinata dello stesso giorno. La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo, monsignor Gherardo Gambelli, e ha visto la partecipazione di numerosi fedeli riuniti per rendere omaggio al Pontefice.
di Arianna Furleo
Papa Francesco si è spento lunedì 21 aprile alle ore 7.35, nel giorno dell’Angelo, in un tempo carico di significato liturgico e spirituale. La Diocesi di Firenze ha invitato la cittadinanza a riunirsi nella preghiera con queste parole: “Carissimi, Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre. Come una grande famiglia, con affetto, preghiamo per lui”.
La notizia della sua morte ha suscitato profonda commozione e un’ondata di cordoglio in tutta la città, dove Bergoglio aveva lasciato un segno tangibile del suo ministero.
Il legame con Firenze e la Toscana
Andrea Ceccherini, presidente del Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina, ha ricordato il forte legame tra Papa Francesco e il territorio: “Ha camminato con noi, accanto agli ultimi. Papa Francesco non è stato solo un pastore universale, ma un fratello che ha scelto di condividere momenti di vita con le nostre comunità, portando conforto e speranza”.
Ceccherini ha citato con emozione la visita del Papa a Firenze nel 2015 in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale e il pranzo con i poveri alla mensa di San Francesco Poverino, oltre alla visita del 2018 a Loppiano.
Una testimonianza che resta
Anche Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze, ha espresso il proprio ricordo: “Quel pranzo condiviso nel 2015 non fu un gesto simbolico, ma un’autentica testimonianza della sua visione della Chiesa. Papa Francesco ci ha ricordato che la carità non è un’attività accessoria, ma il cuore stesso del Vangelo”.
Una guida spirituale e sociale
Elena Pampana, presidente Acli Toscana, ha sottolineato il forte impatto del Pontefice sulla comunità dei lavoratori e delle famiglie: “Con la sua voce ha dato dignità agli invisibili, ai precari, ai giovani. Il suo messaggio sul valore del lavoro e della giustizia sociale rimarrà una bussola per il nostro impegno quotidiano”.
La veglia nella Basilica fiorentina è stata un momento di raccoglimento e riconoscenza, un modo per salutare un Pontefice che ha lasciato un’impronta profonda nella Chiesa e nella società, con la semplicità di chi ha scelto di camminare accanto agli ultimi.
Last modified: Aprile 22, 2025