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Violenza contro i sanitari: serve una svolta culturale e più sicurezza negli ospedali

Firenze (giovedì, 13 marzo 2025) — Il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, Pietro Dattolo: “Denunciare sempre e ricostruire il rapporto di fiducia con i pazienti”

di Arianna Furleo

Le aggressioni contro medici e personale sanitario sono ormai un’emergenza quotidiana. Un paradosso inquietante, considerando che le vittime di queste violenze sono proprio le persone che ogni giorno si prendono cura dei pazienti, compresi quelli che li aggrediscono. A lanciare l’allarme è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari.

“La legge contro le aggressioni approvata dal Parlamento è un passo avanti, ma non basta. Il fenomeno non accenna a diminuire e servono misure concrete”, sottolinea Dattolo. “Dovrebbero esserci presidi di polizia in tutti gli ospedali, perché medici e operatori sanitari hanno il diritto di lavorare in sicurezza. Il rispetto per chi si dedica alla salute pubblica non può essere un optional”.

Anche in Toscana la situazione è allarmante. Secondo la ricerca Violenza nella professione medica, commissionata dall’Ordine dei Medici, il 56,7% dei sanitari ha subito aggressioni, e uno su due ha vissuto più di un episodio. I dati sono ancora più preoccupanti tra i giovani: oltre la metà degli under 30 ha subito violenza sul lavoro. Le vittime sono prevalentemente donne (59%) e, sebbene la maggior parte degli episodi riguardi aggressioni verbali, non mancano minacce e violenze fisiche.

Dattolo insiste sulla necessità di agire su più fronti: “Oltre alla prevenzione e a misure di sicurezza più stringenti, serve un vero cambiamento culturale. Medici e operatori sanitari devono sentirsi protetti e supportati, e ogni forma di aggressione, anche verbale, deve essere denunciata”.

Per questo, l’Ordine dei Medici di Firenze sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione per ricostruire il rapporto di fiducia tra pazienti, medici e istituzioni. “I medici non sono nemici dei pazienti, ma i loro primi alleati. Dobbiamo far passare questo messaggio e ricucire un legame che negli anni si è logorato, visita dopo visita”.

La violenza negli ospedali non può diventare la norma: servono azioni concrete per fermarla.

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Last modified: Marzo 13, 2025
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